Nazionale

Uisp Sardegna: l'educazione inclusiva è una risorsa

Sulle pagine de L'Arborense, un corso di formazione Uisp dedicato alla disabilità e all'inclusione

 

L’Uisp Sardegna ha recentemente concluso un interessante corso di formazione, riportato sulle pagine del settimanale L’Arborense, nella pagina a cura di Francesca Pisano. Il corso di formazione Uisp è iniziato il 13 novembre e si è concluso il 22 dicembre. Nell'arco delle nove giornate, sono stati affrontati diversi temi in maniera pratica e teorica. Partendo dall'importanza dello sport come strumento educativo e inclusivo, i corsisti, circa una ventina provenienti da tutta la Regione, hanno potuto entrare nel vivo del mondo della disabilità, dalle conseguenze a livello motorio alle teorie e le metodologie del movimento umano, dal quadro normativo attuale alla visita medico sportiva per l'atleta con disabiltà. Hanno inoltre svolto attività ed esercizi rivolti a persone con disabilità visiva, utilizzando l'ippoterapia e il lavoro in acqua. Il corso di formazione, nell'ambito del progetto “Sport e accessibilità per tutti”, finanziato dal Coni, è stato organizzato da Roberto Zedda, responsabile della formazione regionale e da Maria Pina Casula, presidente Uisp Sardegna.

"Per garantire il diritto all’attività motoria devi proporre offerte sportive adeguate a ciascuna persona. Non si possono fare proposte che siano uguali per tutti, perché siamo tutti diversi e ognuno ha le sue specificità. E’ però importante formare le persone per avere la preparazione adatta per rapportarsi con la disabilità: servono competenze tecniche e abilità trasversali", racconta Maria Pina Casula. L’idea del corso è nata proprio dall’esigenza di formare persone per offrire un servizio più adeguato possibile, volto all'inclusione. In questo modo, l'Uisp può aiutare a creare una rete tra istituzioni, scuola, famiglia, psicologi e medici: "Lo sport può far parte di un progetto educativo. Per formare una rete, è necessario il coinvolgimento con la comunità. Nel caso delle persone con disabilità, il progetto prosegue con il supporto indispensabile delle famiglie. Molti ragazzi con disabilità seguono percorsi terapeutici che devono essere integrati con l’attività sportiva, che a sua volta determina anche i miglioramenti per la salute. Lo sport per tutti è un diritto di cittadinanza. Non può essere a carico di un’associazione né di una famiglia, ma deve essere un bene tutelato dall’intera comunità", conclude la presidente.

Il corso di formazione si lega ad progetto più ampio, che l’Uisp nazionale porta avanti da anni: l’accessibilità allo sport per tutti. "Il corso è stato pensato per formare operatori che potessero lavorare con persone con disabilità. La finalità principale è aumentare le competenze delle figure degli operatori sportivi, attraverso attività pratiche e riflessioni tecniche, momenti di analisi e confronto. I partecipanti sono stati accompagnati in un percorso che ha aiutato a capire che l’agire educativo deve essere inclusivo a 360 gradi”, dice Roberto Zedda. Il corso ha abbracciato il tema della disabilità ed è stato d'interesse per diverse figure professionali che operano nell’attività sportiva, per acquisire competenze. Così, la diversità diventa una risorsa. Per leggere l'articolo integrale clicca qui (A cura di Chiara Feleppa)